Ciò significa che per operare in armonia con l'universo occorreva sviluppare un senso morale basato sull'obbedienza a Dio e sul rispetto della sua volontà.
Le confessioni di fede riformate pubblicate dopo il 1618 pure esprimono queste dottrine, sebbene le pongano nel contesto più ampio dell'universale sovranità di Dio.